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Come e dove vendere gli Amigurumi

Dove e Come Vendere o Regalare
i Propri Amigurumi

Se hai realizzato tanti amigurumi e vuoi venderli o regalarli, ci sono diverse opzioni tra cui scegliere.
In questo articolo, esploreremo le migliori piattaforme di vendita e le modalità per donarli, con consigli pratici per avere successo.

 


1. Vendere gli Amigurumi: Dove e Come?

Se vuoi guadagnare dalle tue creazioni, ecco le migliori piattaforme per vendere amigurumi.

A. Vendita Online su Piattaforme Specializzate

  1. Etsy (www.etsy.com)
    • Ideale per chi vuole vendere prodotti artigianali.
    • Richiede una piccola commissione per ogni vendita.
    • Per avere successo, servono belle foto, una descrizione dettagliata e un prezzo competitivo.
  2. Amazon Handmade (www.amazon.it/handmade)
    • Perfetto per chi vuole raggiungere un pubblico più ampio.
    • Le commissioni sono più alte rispetto a Etsy.
    • Richiede di dimostrare che gli amigurumi siano fatti a mano.
  3. eBay (www.ebay.it)
    • Adatto sia per vendite occasionali che continue.
    • La concorrenza è alta, quindi bisogna distinguersi con qualità e originalità.
  4. Facebook Marketplace e Gruppi di Vendita
    • Puoi vendere localmente senza commissioni.
    • Ideale per chi vuole evitare costi di spedizione elevati.

B. Vendita nei Mercatini e Negozi Locali

  1. Mercatini dell’artigianato
    • Perfetti per farsi conoscere localmente.
    • Richiedono una buona preparazione e uno stand accattivante.
  2. Negozi di articoli per bambini e regali
    • Alcuni negozi accettano prodotti in conto vendita.
    • Importante stabilire un prezzo che permetta di coprire le commissioni.

C. Creare un Proprio E-commerce

Se vuoi vendere i tuoi amigurumi in modo professionale, puoi aprire un sito web con piattaforme come:

  • Shopify (facile da usare ma con costi mensili).
  • WooCommerce (WordPress) (richiede più competenze tecniche ma offre maggiore personalizzazione).

2. Regalare gli Amigurumi: A Chi e Dove?

Se invece vuoi donare i tuoi amigurumi, ci sono molte possibilità:

A. Ospedali Pediatrici e Associazioni per Bambini

Molti ospedali accettano giocattoli fatti a mano per i reparti pediatrici, ma è importante verificare che rispettino le norme di sicurezza
(filati anallergici, nessun componente staccabile).

B. Associazioni di Beneficenza e Ospizi

Alcune associazioni distribuiscono pupazzi ai bambini in difficoltà o agli anziani nelle case di riposo.

C. Biblioteche e Scuole

Le biblioteche possono usare gli amigurumi per attività di lettura interattiva, e le scuole per progetti educativi.

D. Rifugi per Animali

Alcuni amigurumi possono essere trasformati in giocattoli per animali domestici. Rifugi e canili potrebbero accettarli.


3. Consigli per Valorizzare i Propri Amigurumi

  • Fotografie di qualità: Usa una buona illuminazione e uno sfondo neutro per mostrare bene i dettagli.
  • Descrizioni dettagliate: Specifica dimensioni, materiali e modalità di lavaggio.
  • Prezzi giusti: Considera il costo del materiale e il tempo di lavoro per determinare il prezzo.
  • Packaging accattivante: Una bella confezione aumenta il valore percepito del prodotto.

Se vuoi vendere o regalare i tuoi amigurumi, scegliere il canale giusto è fondamentale.
Con un po’ di creatività e impegno, puoi trasformare questa passione in un’attività soddisfacente o un gesto di generosità che farà felici molte persone.

Cos’è l’Amigurumi?

 Introduzione e storia

 

L’amigurumi è l’arte giapponese di creare pupazzi e oggetti tridimensionali all’uncinetto (o a maglia, sebbene sia meno comune). Il termine deriva dalle parole giapponesi “ami” (lavorato a maglia o all’uncinetto) e “nuigurumi” (pupazzo imbottito).

Oggi l’amigurumi è diffuso in tutto il mondo e amato da principianti ed esperti dell’uncinetto per la sua versatilità e creatività. Ma com’è nato?

Le origini dell’amigurumi
L’amigurumi ha le sue radici in Giappone, ma il lavoro a maglia e all’uncinetto sono pratiche antiche in molte culture. Tuttavia, il Giappone ha sviluppato un proprio stile unico, influenzato dalla tradizione dei giocattoli artigianali e dalla cultura kawaii (caratterizzata da tutto ciò che è “carino” e “adorabile”).

Si ritiene che l’amigurumi moderno abbia iniziato a diffondersi tra gli anni ‘70 e ‘80, grazie alla crescente popolarità della cultura kawaii, dei manga e degli anime. Negli anni 2000, con l’avvento di internet e dei social media, l’amigurumi ha conquistato il mondo, diventando una passione diffusa tra gli appassionati dell’uncinetto.

 

Perché l’amigurumi è così popolare?

L’amigurumi è più di un semplice hobby: è un modo per esprimere la propria creatività, rilassarsi e persino creare oggetti da collezione o regali unici. Ecco alcuni motivi per cui è così amato:

Accessibile a tutti: non serve essere esperti di uncinetto per iniziare, basta conoscere pochi punti base.

Creativo e personalizzabile: si possono creare infiniti personaggi, animali, piante, oggetti e molto altro.

Perfetto per i regali: un amigurumi fatto a mano ha sempre un valore speciale.

Rilassante e terapeutico: lavorare all’uncinetto aiuta a ridurre lo stress e migliorare la concentrazione.

Comunità attiva e ispirante: esistono moltissime risorse, gruppi e tutorial online per chiunque voglia imparare.

Amigurumi oggi: una passione globale

Oggi l’amigurumi è diffuso in tutto il mondo, con tantissimi designer che creano schemi unici e originali.
I social media, in particolare Instagram, Pinterest e YouTube, hanno reso più facile condividere creazioni,
trovare ispirazione e imparare nuove tecniche.

Esistono anche competizioni e mostre dedicate all’amigurumi, oltre a un mercato crescente per chi vuole vendere le proprie creazioni.
Che tu voglia realizzare pupazzi per passione, per regalarli o per avviare un piccolo business,
l’amigurumi è un’arte che può darti tantissime soddisfazioni!

Se sei curioso di iniziare, nel prossimo articolo vedremo
quali sono i materiali essenziali per creare il tuo primo AMIGURUMI.

Il mio primo successo Amigurumi!

La Giraffa, per eccellenza!!!

 

Se ti dovessi dire quale creazione è piaciuta più in assoluto, ti parlerei sicuramente di Lei!!! Quando iniziai a fare la prima… si la prima di una serie…. ci misi qualche giorno a finirla. Non era semplice, mi facevano male le mani, era difficile lavorare il cotone all’inizio. Così per non scoraggiarmi ne facevo un pezzo ogni tanto, mi sembra una cosa davvero dura, poi era scoraggiante il momento dell’assemblaggio…ma nonostante queste difficoltà iniziali, riuscii a portare a termine il mio papuzzetto!!! Piacque molto e io lo feci più e più volte…sempre meglio e sempre con più disinvoltura! Posso dire con assoluta certezza che la adoro!!!